Hai un bel da dire che…

Ieri a Rubiera c’è stato il lutto cittadino perché è successo che un’automobilista ha investito un bambino e sua madre. Il bambino è morto. La mamma non sta niente bene. In quel punto lì ogni tanto capita. Non sto a dire il perché, secondo me adesso faranno qualcosa.

Ieri in negozio da mia moglie c’erano alcune signore che si sono un poco scandalizzate che mia moglie non abbassasse la serranda per la durata del funerale del bambino in segno di lutto. Ieri alcune signore si sono scandalizzate addirittura perché mia moglie teneva aperto invece che chiudere in segno di lutto.

Dopo che hanno finito di scandalizzarsi si sono fatte fare i capelli belli in ordine, perché dicevano che al funerale c’era la RAI.

Quanto a me, ieri passavo per quel punto lì, ci passo tutti i giorni 4 volte al giorno.

Proprio su una delle sagome tracciate dalla polizia, un tipo ha messo la freccia per andare a prendere l’acqua al distributore dell’acqua pubblica. Da dietro gli hanno clacsonato e lo hanno offeso in malo modo con il braccio fuori dal finestrino.

Il tipo ha risposto in modo ancora più schifoso. Il tipo che ha clacsonato, tre metri dopo, ha inchiodato per non investire una signora sulle strisce.

Ieri sera sul pedonale che va da casa al negozio di mia moglie c’erano cinque persone che aspettavano di attraversare ma nessun autista le faceva passare.

Ogni giorno mentre torno a casa, e io lavoro a neanche un km da casa, vedo almeno cinque persone che hanno il telefono in mano e scancherano con il telefono mentre guidano.

Io ieri la cosa della clacsonata che vi ho raccontato qui sopra l’ho raccontata subito ad un mio collega, con il quale ero al telefono mentre stavo guidando.

Stasera suono a Fabbrico, alla Trattoria dell’Acero. Dice che chi ci va in bicicletta gli danno il dolce gratis.