Il circo, le bestie.

E’ morto Sirio Maccioni. Sirio Maccioni è stato il fondatore del celebre ristorante “Le Cirque”, un ristorante di New York famosissimo dove non era raro incontrare al tavolo diverse celebrità dello spettacolo, dello sport, della politica e della cultura eccetera. Se digitate “Le Cirque restaurant celebrities” su Google, troverete una serie infinita di foto fatte nel ristorante con le facce di Robert De Niro, Spike Lee, Nicolas Sarkozy, eccetera.

Una volta, in un posto dove lavoravo tanti anni fa, una signora che era a capo di uno dei dipartimenti dell’azienda doveva andare in vacanza a New York. Era una tipa che urlava sempre, parlava sempre a voce alta, di quelle che vuol sempre far sapere che è lei a comandare e, per darvi l’idea di che tipo di persona fosse, aveva l’abitudine di non telefonare mai lei direttamente a qualcuno, bensì chiamava uno di noi sottoposti dandogli il numero e poi noi la annunciavamo. Questo anche quando era lì che non faceva una mazza, tipo che farsi annunciare la faceva sembrare qualcuno di autorevole.

Ebbene, la signora in questione aveva deciso che durante il suo soggiorno a New York avrebbe cenato al “Le Cirque”, il ristorante delle stelle. Sai mai che puoi dire nella vita di avere cenato con Richard Gere, Mike Tyson, Hillary Clinton o chi volete… Fece telefonare una povera impiegata che faceva il commerciale per gli USA per farsi riservare un tavolo. Il tavolo doveva essere riservato quello specifico giorno, visto che aveva anche altre cose già programmate. L’impiegata telefonò con me presente. Il ristorante la rimbalzò pari, dicendole che era tutto prenotato per parecchio tempo e che quindi non sarebbe stato possibile cenare da loro prima del (inserite voi una data successiva al rientro della fantomatica direttrice). L’impiegata registrò l’insuccesso della missione e lo riferì alla Signora Rottenmayer (da qui in avanti la chiameremo così),la quale andò su tutte le furie.

La Rottenmayer allora iniziò a urlare ben più rumorosamente del solito (e vi assicuro che il solito era un volume che andava ben oltre la soglia di un fonometro per un concerto con la batteria). Naturalmente, la colpa dell’insuccesso fu imputata alla scarsa vena dell’impiegata che aveva omesso di specificare la grande caratura della personaggia. Disse, ricordo bene, “Non è che son posti dove uno telefona e chiede un tavolo. Tu devi dire che telefoni per conto della signora Rottenmayer, dirigente amministrativo della Rottenmayer&NonnodiHeidi Incorporated, Devi chiamarli con una voce formale, CON STILE (sic), dai…su, adesso richiamali”.

In pratica un “Lei non sa chi sono io” che dal comprensorio ceramico della pianura padana andava dritto dritto dalla grande mela.

La signorina richiamò. Fece il suo bel discorso, con stile e padronanza, introducendo la Rottenmayer come si confà a una del suo calibro. Quelli del ristorante le dissero che non c’era posto fino al (ricordate la data di prima? Ecco, quella). L’impiegata riferì alla Rottenmayer che andò nuovamente su tutte le furie, che non era possibile, che non sei neanche capace di fare una prenotazione a un ristorante e altre cose tese alla pubblica umiliazione della povera malcapitata. Solo che la malcapitata, a questo punto, perse la pazienza e disse alla Rottenmayer che probabilmente lei, in effetti, non era all’altezza di un compito simile in un contesto così prestigioso come quello del Le Cirque e soprattutto non era in grado di rappresentare una personalità così ragguardevole e degna di nota in un ambito così altisonante; quindi chiese alla Rottenmayer se non potesse pensarci direttamente lei, visto che evidentemente quello sembrava essere l’unico modo.

La dirigente strapagata rispose,in modo ancorché stizzito, testualmente:

“Ah, ma se sapessi l’inglese lo avrei fatto io, cosa ti credi…”