Freak

La prima volta che ho visto Freak Antoni non mi ricordo quanti anni avessi. Secondo me facevo le scuole medie, ma potrei sbagliarmi di qualche anno. Faceva uno spettacolo con il “Gran pavese Varietà”, che era tutta la ghenga che poi di lì a poco ci saremmo ritrovati su “Lupo Solitario”, trasmissione di Italia 1.

Uscì e recitò una poesia che diceva

“Non sanguinarmi davanti
sai che sono un ragazzo
particolarmente sensibile
se proprio devi sanguinare
fallo sul retro
magari in cucina.
Grazie”

Non ho mai capito se quel “grazie” fosse parte del testo della poesia o un ringraziamento al pubblico. Mi ero sempre ripromesso di chiederglielo quando l’avessi incontrato di nuovo. Invece le successive volte che ci ebbi a che fare non glielo chiesi mai. Avevo paura della risposta, forse, che Freak Antoni dava di quelle risposte che mica sapevi mai come ci saresti rimasto.

Adesso non glielo potrò più chiedere. Pensa te.