LEONE O GAZZELLA

C’è un articolo di Rockol (già bisognerebbe chiuderla qui, per quel che mi riguarda) che dice che in redazione gli arrivano troppi cd e quindi chiede che noi che suoniamo si smetta di mandare tutti questi cd che in fondo non servono a niente e fanno schifo, anzi peggio ancora sono inutili. Dice che non ce la fanno a sentirli tutti, che è proprio impossibile.

Quando capita a noi che lavoriamo in ceramica, che ci siano così tanti ordini che non riusciamo ad evaderli in un tempo ragionevole, ci dicono che siamo comunque fortunati perché ci sono delle ditte che invece chiudono.
Quando ci capita a noi che lavoriamo in ceramica, i clienti ci dicono di dire ai nostri capi che devono assumere qualcuno. Quando gli spieghiamo che non è possibile (che magari la ditta non è che riesce a pagare tutto questo personale in più) allora ci dicono di sbrigarci comunque che alla fine della fiera a loro interessa avere l’ordine.

Nel numero del Mucchio dove è stato recensito il mio disco, c’erano altri 26 dischi italiani. Non c’era nessuna insufficienza, quasi tutti erano dal 7 in su.

26 x 12 fa 312. Anche volendo ridurre il numero del 30% perché vogliamo fare uno scarto largo, diventerebbero 220 dischi. Fanno UN BEL DISCO OGNI GIORNO E MEZZO.

In Italia non esce un bel disco ogni giorno e mezzo. Manco per l’anima del cazzo.

Quindi, cari giornalisti musicali di Rockol e altri, se volete ricevere meno dischi, buttateli via. Non recensiteli, non considerateli, fate finta che non esistano come quando c’erano i demo.

E se invece volete considerarli con recensioni e interviste, fatelo. Ma non lamentatevi, dite ai vostri capi di assumere qualcuno. E se i vostri capi non se lo possono permettere perché magari voi siete volontari e quindi fate quello che fate senza venire pagati e per passione, beh cazzi vostri. Nessuno vi obbliga a fare un articolo o un’intervista, così come nessuno ci obbliga a fare un cd a noialtri.

Insomma, ogni mattina in Italia uno che suona si alza e si lamenta che la stampa musicale non lo considera. Ogni mattina in Italia uno che scrive si alza e si lamenta che escono troppi cd.  L’importante non è che tu suoni o scriva. L’importante è che non rompi il cazzo.